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Niente viene per caso.

NIENTE VIENE PER CASO.
Non è uno sfotto’, quello in foto.
È il refrain che si ascolta dal 4 dicembre 2016.
È il refrain che, a turrno, ha declamato tutta la classe dirigenziale del PD.
E non nasce a caso.

Proprio ieri Michele Serra (lontano ricordo di quel brilante scrittore che fu) lo ha affermato, una volta di più, su “Il Foglio”.

E prima, durante e, siatene certi, dopo di lui tutta l’intellighenzia radical chic di ciò che era la sinistra.

Vauro, Zucconi,Toscani, Saviano, Littizzetto, Amendola (che, per sua stessa parola, per soldi farebbe tutto), Scalfari (al quale va data l’attenuante dell’età senile) e via dicendo.

Vigliacchi, fascisti, ignoranti, incapaci: ecco come hanno definito quella parte, la maggioranza, di popolo italiano che non si è allineato al loro pensiero.

Dietro questo mantra nascondono, PD e intellighenzia di sx (sic!), i loro fallimenti, politici e sociali.

5 milioni di poveri, dati Istat, ci dicono che essere buonisti e fare i moralisti indignati è facile esserlo da un attico a New York o una villa ai Parioli.

Facile farlo sugli ultimi arrivati da fuori, che prima accarezzi e poi abbandoni, tsnto il giorno dopo sono fantasmi.
Meno comodo farlo sui disgraziati che hai in casa, che incontri ogni giorno.

Che sono l’emblema del fallimento politico e sociale di politiche e pensieri che di sinistra non hanno avuto niente.
Quelli li ignori, sistematicamente, volutamente.

Avessi mai visto un Vauro, o altri, tra gli operai licenziati, al funerale di un imprenditore suicida, o fuori una mensa della Caritas.

Nessuno di loro ai confini nazionali per cercare di convincere un giovane a non emigrare; e non parliamo di cervelli in fuga, ma di aspiranti camerieri, lavapiatti, manovali e agricoltori.

E, con una simile forma di pensiero alle spalle, è alquanto logico che una classe dirigenziale politica da neuroni zero si abbeveri a una fonte avvelenata.

Niente nasce per caso.
Neppure le sconfitte elettorali in serie, se hanno queste basi.
Avanti, adagio, fanculo.

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