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Gli illusionisti

GLI ILLUSIONISTI.
Tempo fa qualche mio amico snocciolava i numeri della presunta ripresa economica sotto il governo PD.
Ho sempre risposto che i numeri vanno non solo letti ma anche interpretati, analizzati.
Altrimenti sono un nero trucco da illusionista.
Se la sx avesse fatto, tra gruppo dirigente ed elettori, una seria analisi, non si sarebbe trovato dinanzi ad un estinzione di massa che è incominciata quel fatidico 4 dicembre.

Una data dove una classe politica inetta, ignava, incapace e illusionista poteva girare il corso della storia se solo avesse mantenuto l’unico vero patto sensato mai profferito: andarsene a casa, lasciare per sempre la politica se perdevano il referendum.
E invece no!

Quasi come a godimento sadomaso, schiaffi su schiaffi.
E agli schiaffi che puntualmente ricevono, rispondono addossando la colpa agli elettori che sono, nell’ordine, incapaci, ignoranti, razzisti, fascisti, impauriti.

Mai un autocritica, un atto di dolore, la grande capacità di dire “signori, ci abbiamo provato. Non siamo capaci, addio!”

Quando perdi Siena significa che, se pur hai salvato le banche e i suoi dirigenti, non hai ascoltato il grido di dolore dei piccoli e medi correntisti .
Anzi, li hai trattati da speculatori.

Quando perdi città operaie come Terni e Genova significa che il tuo Jobs act si è rivelato un arma di distruzione di masse. Operaie.

Quando perdi Bologna, Torino, Roma significa che sei lontano dalle problematiche di temi come sicurezza, sociale, amministrativo.

Quando perdi tutto quello che era umanamente impossibile da perdere, non è l’elettorato che non ti ha capito, ma tu che fai schifo.

E ora non riescono altro a pensare (Calenda) che proporre un “fronte repubblicano” con quella parte di destra che hanno sempre combattuto e ora sta scomparendo con loro?
Non è bastato l’abbraccio mortale con Verdini?
Non sono bastate le politiche di destra su pensioni, banche e lavoro?

Non è sostituendo un cazzaro con Martina e Martina con Gentiloni, Calenda o chicchessia che cambiano le cose.
Il trucco è stato scoperto, gli illusionisti sgamati: possono solo andare via, per sempre.

La piazza, il popolo, per gli imbonitori preservava, in altri tempi, pece e piume!
Ora c’è il voto, fortunato il PD e la sua classe dirigente.

Per tornare a quei numeri, citati all’inizio, che il dirigente o l’elettore PD sbandierano fiero, ebbene sono solo l’ennesimo trucco di illusionismo nell’arco di 5 anni di governo.

Il problema, vero e profondo, è che, alla fine, hanno cominciato a crederci anche gli stessi illusionisti.
Avanti, adagio, fanculo.

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