Ombra

STALKER

Sapevo che lei mi avrebbe seguito dapertutto e per sempre.
A volte mi affiancava, acquattandosi contro i muri.
Altre volte mi precedeva sul mio cammino, come se conoscesse le mie intenzioni.
Altre volte mi seguiva, guardinga, sui miei stessi passi come un fedele cagnolino.
La potevo comunque vedere, benché cercasse di mimetizzarsi, fra quella folla nella quale, a mia volta, cercavo di seminarla.
Percepivo la sua presenza, benché invisibile, nel buio della notte, che sembrava esserle complice.
Instancabile, implacabile e, quando cercavo di afferrarla per chiedergli il perché di tale accanimento, irrangiungibile.
Solo la notte, allorché mi trovavo nel mio letto, confuso tra lenzuola e cupe solitudini, allorché avessi desiato una pur muta compagnia a dividere un sonno negato, lei, beffardamente, scompariva.
Ora, mentre esalo il mio ultimo respiro, appeso a una trave, la guardo, con gli occhi sempre più vitrei, per l’ultima volta sul muro di fronte me.
Sembra scimmiottarmi, anche lei con una corda al collo.
Probabilmente sarà li anche quando mi troveranno.
O probabilmente, codarda, sarà scomparsa.
Vaffanculo, puttana.
Comunque sia, hai terminato di essere la mia ombra.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>