Fiorentina_Campione_d'italia_1955-1956

Fiorentina, prima principessa e regina italiana

Regine e principesse

L ’Italia, oltre a tante regine di Coppe Europee, ha anche qualche principessa.

Ovvero squadre che , seppur arrivate alla fine del percorso, non sono riuscite ad alzare l’ambito trofeo, ma non per questo meno degne di  menzione.

E quest’attitudine , sia di vincere, o solo di arrivare sino alla fine delle varie competizioni,fu nel DNA calcistico nostrano sin dall’alba delle competizioni europee.

Fiorentina-1956-57
Fiorentina-1956-57

Qualcuno non lo sa, ma la prima vera “principessa”  e “regina” del calcio italiano fu la Fiorentina, che ha scritto pagine  importanti nelle storia delle competizioni europee  per i club italiani.

Non solo è la prima squadra italiana ad aver disputato una finale di Coppa Campioni, nel 1957, uscendo purtroppo sconfitta dal fortissimo Real Madrid di Alfredo Di Stefano e Francisco Gento, ma è anche la  prima italiana ad aver alzato al cielo un trofeo della UEFA: la Coppa delle Coppe nel 1961.

 

La Coppa Campioni del 1956-57

Siamo nella stagione calcistica 1956-57, e si disputa la seconda edizione della Coppa Campioni, ideata per i vincitori di alcuni campionati europei.

La Fiorentina scudettata di Bernardini al Santiago Bernabeu quel giorno schierava Giuliano Sarti, Ardico Magnini, Alberto Orzan,
La Fiorentina scudettata di Bernardini al Santiago Bernabeu quel giorno schierava Giuliano Sarti, Ardico Magnini, Alberto Orzan,l capitano Sergio Cervato, Aldo Scaramucci, Armando Segato, Julinho Botelho, Guido Gratton, Giuseppe Virgili, Miguel Montuori e Claudio Bizzarri

La prima edizione è stata appannaggio del Real Madrid che, in finale, ha battuto i francesi dello Stade Reims con un rocambolesco 4-3!

Nel 1956-57 invece, per la prima volta partecipa anche l’Italia alla competizione.

E, a rappresentarla, sono i colori viola della Fiorentina, campione nazionale l’anno prima.

 La squadra

La Fiorentina , allenata da Fulvio Bernardini  è un mix di giovani ed esperti.

In porta c’è un giovane Giuliano Sarti che poi difenderà i pali della grande Inter di Herrera negli anni ’60; mentre la linea difensiva era composta dal capitano Cervato, Orzan e Magnini.fiorentina

I due mediani erano Segato e il titolare Chiappella  che, infortunatosi in un’amichevole della nazionale, verrà sostituito in finale dal giovane Saramucci

Il centrocampo era composto da quattro giocatori, con un’inattesa variazione rispetto al solito modulo di Bernardini: il brasiliano Julinho, l’italoargentino Miguel Montuori e gli italiani Gratton e Bizzarri.

Unica punta era Giuseppe Virgili.

Il percorso

La Fiorentina invece sconfisse al primo turno gli svedesi del Norrköping, 1-1 all’andata e 1-0 al ritorno.

Ai quarti incontrò gli svizzeri del Grasshopper che superò agevolmente grazie a un netto 3-1 nel match d’andata e impattando 2-2 al ritorno

In semifinale fu il turno della Stella Rossa di Belgrado sconfitta per 1-0 in Serbia grazie a un gol nel finale di Prini, e pareggiando per 0-0 a Firenze.

Le formazioni
Le formazioni

 La finale

La finale sembrò un impresa ostica sin dall’inizio.

Il Real Madrid, campione europeo in carica, era una squadra fortissima.

Allenato da Josè Villaronga Llorente, ha giocatori di valore assoluto come  Rial, Gento e , soprattutto, Di Stefano, accompagnati da Raymond Kopa.

Inoltre giocano la finale in casa, a Madrid.

E manca, come abbiamo detto, un perno della squadra viola, Giuseppe Chiappella, formidabile architrave dinanzi alla difesa gigliata.

Lo scambio dei gagliardetti, prima dell'inizio della finale
Lo scambio dei gagliardetti, prima dell’inizio della finale

Nonostante ciò,  la Fiorentina dimostra di riuscire a tener testa benissimo al molto più forte Real Madrid, andando al riposo sullo 0-0 e anche il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, cioè con un grandissimo equilibrio tra le forze in campo.

Al 69′ però, Mateos si invola nel centrocampo viola, spaccando letteralmente in due la difesa avversaria e avviandosi uno contro uno verso Sarti.

Magnini lo insegue e lo sgambetta fuori dall’area, ma l’arbitro non ha dubbi e fischia un calcio di rigore; inutili le proteste viola, Di Stefano va sul dischetto e segna il gol dell’1-0.

Il rigore di Di Stefano
Il rigore di Di Stefano

Una beffa incredibile e la prima seria dimostrazione del potere “blanco”!

I viola si lanciano disperatamente in avanti alla ricerca del meritato pari, ma il Real può difendersi e ripartire in contropiede e chiudere la partita , al 76′, con Gento.

Gento raddoppia
Gento raddoppia

2-0: le merengues hanno vinto la loro seconda Coppa dei Campioni!

Da principessa a Regina

Alla Fiorentina la consolazione di essersela giocata alla pari, meritandosi gli applausi della tifoseria madrilena.

La consapevolezza di essere la prima principessa europea italiana.

Principessa che diventerà la prima regina quando andrà , nel 1960-61, a a vincere il trofeo della Coppa delle Coppe nella sua prima edizione, battendo in una doppia finale i favoritissimi scozzesi dei Rangers di Glasgow.

La Fiorentina, patrimonio del calcio italiano.

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