Roma, Olimpia caput Mundi.
Olimpiadi sì, Olimpiadi no.
L’ortodossia puritana del M5S o la sfrenata allegria del PD-L ?
Guardare con fiducia al futuro oppure terrorizzati dal passato ?
Battaglia politica
E’ inutile negarlo, la battaglia politica accesa in questi giorni su Roma, verte principalmente sul no categorico dellla Raggi, e attraverso la sindaca di Roma del Movimento 5 Stelle, alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024.
Perchè, inutile girarci intorno , di battaglia politica stiamo parlando.
Anche se sentire Renzi, che parla delle Olimpiadi a Roma come strumento, per il Movimento 5 Stelle , per rifarsi una verginità, è come se Cicciolina accusasse di fellatio una suora.

Avesse detto di sì la Virginia Raggi si sarebbe evitata numerose seccature e, chissà, sarebbe anche potuta passare alla storia come una statista.
Perchè no.
Tutte le capitali che hanno ospitato le Olimpiadi negli ultimi trent’anni, da Montreal a Rio, passando per Pechino, hanno chiuso con debiti incredibili. Atene e la Grecia si sono addirittura suicidate!
Altre città, in nazioni non certo con la nostra storia malavitosa e l’incipt del malaffare tutto italiano, come Amburgo e Stoccolma, hanno rinunciato alle Olimpiadi.

Le olimpiadi a Roma già ci sono state, nel 1960, furono le prime Olimpiadi, diciamo, dell’era moderna. Ma erano altri tempi, fresche erano in Italia le cicatrici delle ferite inferte dalla guerra. Era l’Italia della ricostruzione, del boom economico, dove c’era ancora una politica vera rappresentata da uomini con valori.
Numerosi studi accademici hanno valutato semplicemente che l’impatto della spesa pubblica nell’economia dell’evento olimpiade è minimo. Se non per i soliti noti!
I nostri precedenti e i soliti noti
Se guardiamo a Italia 90 (record di infortuni sui cantieri e un debito contratto imponente, senza nemmeno avere in cambio strutture adeguate), sembrerebbe proprio di no.

Ma abbiamo un precedente ancora piu vicino e meno incoraggiante: i mondiali di nuoto del 2009. Sempre a Roma,sarà destino!
Per chi volesse rinfrescarsi la memoria degli sprechi si legga questo interessante memorandum
I mondiali di nuoto del 2009 attraversano due giunte comunali, per l’appunto di Roma Capitale, e un commissario straordinario.
Passano dalla giunta Veltroni di sx alla giunta Alemanno di dx, con un comune denominatore , quel Francesco Maria De Vito Piscitelli, l’imprenditore che rideva al telefono nella notte del terremoto dell’Aquila.

A proposito, solo a titolo di curiosità, dietro Italia ’90, i Mondiali di nuoto del 2009 e la candidatura di Roma 2024, si aggira sempre lo spettro (vuoi per le fattezze alla Fassino) dell’inossidabile Luca Cordero di Montezemolo, spesso affiancato da Giovanni Malagò.
Ci sarebbe quasi da dire attenti a quei due, se credi a queste storie
Il patto con gli elettori e la coerenza
C’è un punto ancora piu’ importante e si sviluppa in una parola: coerenza.
I Romani, a torto o ragione, hanno scelto la Raggi. E non in pochi, visto la schiacciante vittoria sul povero Giachetti.
E in quel patto fra elettori e la Raggi c’era un “no” tombale sulla questione Olimpiadi a Roma!
Se la Raggi dovesse cedere alle pressioni degli affaristi, staremmo qui a discutere sulla sua credibilità e quella del suo movimento , in maniera molto più grave rispetto alla fatica dimostrata a mettere su una giunta di persone competenti e oneste.

Alternative
E se quei soldi li spendessimo per la tutela del patrimonio ambientale e artistico, per la riqualificazione ambientale e idrogeologica? Per la ricerca universitaria e la messa in sicurezza degli edifici pubblici?
Probabilmente si porterebbero di nuovo avanti progetti a lungo termine , invece di spendere soldi per in opere inutili e lavori e progetti temporanei.
Dimenticavo, in tutto questo, ad oggi 9 settembre 2016, l’Italia è tecnicamente in deflazione!
Ne ha proprio bisogno, delle Olimpiadi, Roma, e con essa l’Italia?