hypocrisia

Tutti chiacchere ed ipocrisia

Sempre pronti tutti a mettersi coccarde a lutto, bandiere sovrapposte ai profili, scritte “je suis” varie.

Sempre tutti pronti, anche giustamente per carità, ad ergersi a paladini dei diritti di Tizio omo o Caio immigrato o Sempronio carcerato.

Poi quando i diritti vengono negati, evasi, aboliti, stracciati, e con essi violate le vite ad anziani, malati, disabili, lavoratori, risparmiatori, pensionati, derubati e via dicendo, ecco che…

Che le coccarde vengono riposte nel cassetto, le faccine dei profili nascoste, nessuno più si sente “je suis” di alcuno.
E di difendere i diritti, anche scendendo in piazza, di chi combatte ogni giorno contro un ingiustizia che non sia solo buona per uno spot del “volemose bene“, manco a parlarne!

Io non mi scompongo più per la morte, assurda e senza giustificazione alcuna, di uno dei tanti Emmanuel in questo mondo.
Mi scompongo, però, nell’osservare che, per molti, questo mondo abbia come unico problema la morte di uno dei tanti Emmanuel.
E che il resto non esista.

Pronti a sbatterci in petto per i nove italiani trucidati a Dacca ed a ignorare le quasi 300 vittime il giorno dopo a Baghdad , molte delle quali sono bambini

A puntare il dito contro l’ennesimo stronzo di estrema destra reo di aver ucciso il povero Emmanuel, ma capaci di rimanere con le mani nelle mani, contro governi di SX o DX, che mettono il cappio al collo (e non solo in senso figurato) alle classi sociali che citavo sopra.

Mi sono stancato di sentire dire che possiamo accogliere tutti, per poi cacciare dai nostri ospedali i malati, dalla nostra sanità anziani e disabili, dalle nostre fabbriche i lavoratori o tenerli fino a che morte non sopravvenga, grazie a scelte politiche che tutto hanno tranne che l’obiettivo di creare i presuppoasti di una giustizia sociale tra il ricco e il povero, tra il cittadino e il migrante, tra il cattolico e l’ebreo o il mussulmano.

No, signori miei, lungi dal voler pontificare, ma  sono sinceramente nauseato, schifato, stanco, di questo moralismo ad intermittenza.
Emmanuel muore, e altri moriranno, perché sarà la nostra ipocrisia ad ucciderli, ci piaccia o meno.

Saranno quegli occhi chiusi, quelle orecchie tappate, quelle bocche cucite, quelle coscienze messe a tacere, in mille altre occasioni.
Quelle occasioni che non permettono, o sono troppo dispendiose in termini di impegno, di far vedere al resto del gregge che bei riccioli abbiamo sul vello.

Non siamo più un popolo di sentimenti, di orgoglio, di morale.
Siamo un popolo da rivista patinata.

Tutto “chiacchiere e ipocrisia”.

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