vegan

Vegetariano, vegan o fiorentina?

Voglio chiarire una cosa: io non ce l’ho con vegani e vegetariani. Ho amici che lo sono e che io rispetto, anche perchè posso mangiare io quello che lasciano loro.

Insomma, al ristorante, per un centro tavola, si fa meno fatica a lasciare la zucchina che una bella fetta di tesa di pancetta!

Attenzione a non sentirvi subito offesi, amici miei! Il mio sarcasmo vuole solo stemperare il tono da crociati che spesso,senza rendersene conto, assume questa disputa. Dopo tutto sono del 1968 e ho una certa mentalità forgiata da quanto  vedevo da piccolo in televisione: sono cresciuto a pane, nutella e Goldrake: e lui combatteva i Vegani già allora!

Lo so, lo so che vi preoccupate per noi, per la nostra salute.  Vi prego, lasciateci morire in pace, come Riccardo III nell’opera di William Shakespeare, pronunciando la fatidica frase “Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!”.
E fa niente che io il cavallo, quanto meno parte di esso, lo preferisca  sulla graticola piuttosto che schiavizzato sotto gli speroni del cavaliere.

So anche che voi parlate non solo per voi stessi, ma anche per quelle povere bestiole che subiscono ogni forma di tortura per soddisfare i miei bisogni alimentari.
Penso sempre, a tal proposito, che ci dovrebbe essere, nella rinascita se mai esista, una legge del contrappasso: insomma io dovrei rinascere coniglio e voi carota.

E so anche che voi siete per le tematiche ambientali, sensibili agli sprechi. E su questo vi dò ragione : infatti elimino il maiale prima che prenda brutte abitudini: ah, se venisse a sapere che un orto familiare di circa 100 metri quadrati, variamente coltivato, ha un fabbisogno idrico giornaliero che si aggira mediamente sui 500 litri di acqua. Piu’ di quanto consuma lui in tutta la vita per bere e io per lavare il casello!

Davvero, se ho offeso alcuno chiedo venia. Lungi da me voler essere dissacrante e giocare sugli affetti cari! E’ solo che noi onnivori vogliamo sempre esagerare e perciò, piu’ che agli affetti, siamo sensibili agli affettati.

Se dopo questo chiarimento decidete di aspettarmi sotto casa, vi prego, non fatelo! Mi costringereste a scendere giu’ armato di una pancetta da 10 kg, a confronto della quale il salamino di Cruciani sarebbe come una clava contrapposta ad un carro armato. Sopratutto di colesterolo!

Chiudo facendo semplicemente notare che i problemi dell’uomo sono nati per aver mangiato una mela, non per un coniglio alla cacciatora.

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