matteo renzi

Mille giorni da cazzaro e dopo cazzaro

MILLE GIORNI DI CAZZARO E DOPO CAZZARO
Questi, in appena 30 giorni, sarebbero i mancati interventi del nuovo governo a dettta del cazzaro di Rignano.
Naturalmente, a uso e consumo di una sequenza di Fibonacci al contrario di poveri allocchi votanti e una moltitudine di servili pennivendoli vari che si vedono minacciata la sussitenza se dovesse essere presa in seria (e giusta) considerazione un abolizione completa dei fondi per l’editoria.renzi2
Allora riassumiamo ciò che lui e il suo socio Gentiloni in 5 anni sono risuciti a fare e non fare.

1) Buona scuola ferma alle macerie (ricordate, bastava mandargli una e-mail e dirgli il problema strutturale da risolvere)

2) La classe degli insegnanti, quella che ai miei tempi non scioperava mai, in 5 anni in piazza un mese sì e l’altro pure.

3) Soldi scomparsi chissà dove e ricostruzione terremotati ferma chissà quanto (emblematica la frase di Mattarella a Visso “ma state ancora così?”)

4) Banche salvate e migliaia di correntisti, tra i quali pensionati, definiti “speculatori”. Siena, il “capolavoro” del PD sui Monti dei Paschi, passata alla destra ne è un simbolo.Breve riassunto: 130 mila azionisti, soprattutto piccoli, hanno visto azzerato il loro capitale (2 miliardi); 10.500 piccoli obbligazionisti hanno perso tutto (340 milioni in totale) come un numero imprecisato di investitori istituzionali (altri 440 milioni).

5)Lavoro precariezzato al massimo con il Jobs act, giovani senza tutela di diritti presenti e futuri, creazione di una nuova classe di esodati dal lavoro dai 40 ai 50 anni che si ritrovano tagliati fuori da ogni offerta.

6) Tagli ai disabili sull’ultima finanziaria 2017 (ai miei conterranei, perchè credete che abbiano chiuso il DHC di Ischia?), tolti 50 milioni a Taranto per i malati dell’Ilva e redistribuiti su un torneo di golf.

7) Referendum costituzionale bocciato e piu’ della metà delle riforme fatte giudicate incostituzionali dalla Consulta.

8) Accordo fatto, a detta della Bonino, per far sbarcare tutti gli immigrati in Italia in cambio della possibilitàdi flessibilità sulla marchetta elettorale da 80 euro (Bonino risponde a Renzi: “Forse si è distratto. Accordo per far sbarcare tutti in Italia non è affatto segreto”)

9) Il REI, ecco. 495 euro al mese 8ora portati,sembra a 584) per un nucleo familiare di 5 persone ma solo se se hai un valore catastale inferiore ai 20mila euro e un Isee al di sotto dei 6000 euro, praticamente devi essere un un barbone che vive sotto i ponti.

10) La quattordicesima ai pensionati fu istituita dal governo Prodi nel 2007, casomai avrà recuperato quei 2 milioni di vecchietti che il governo Monti aveva depennato.

11) La grandissima idea dell’APE, la pensione con il mutuo.

12) tentativo, bloccato, di un decreto legge che permettesse l’esproprio della casa in 7 rate.

13) Naspi, indennità di disoccupazione ai stagionali, dimezzata.

14) 5 milioni di poveri certificati dall’Istat.

15)«Prima della legge di stabilità, vorrei che il Pd uscisse con un vero e proprio masterplan per il Sud, con una serie di proposte concrete». Direzione Pd, 7 agosto 2015 . Il Sud , questo scomparso dalla legge di stabilità. Per metà settembre era stata convocata la riunione del Pd per il piano sul Sud. Invece il giorno dell’inaugurazione a Bari della fiera del Levante, il premier è volato a New York per assistere alla finale degli Us Open Pennetta-Vinci.

16) Corruzione ai massimi, debito pubblico salito, spending review assente.

17) “Fuori la politica dalla Rai e altri Enti” ciarlava: detto fatto,il cazzaro ha nominato in ogni cda un amico politico, anzi, un fiorentino. Il Giglio magico: Alberto Bianchi (Enel), Fabrizio Landi (Finmeccanica), Federico Lovadina (Ferrovie),nel cda di viale Mazzini c’è il gigliato Guelfo Guelfi. Tutti purissima razza Leopolda.

18) Una legge elettorale talmente schifosa da averci fatto ripiangere quelle precedenti. Doveva servire come viatico ad una santa alleanza post elettorale stile Nazareno con il nano di Arcore. Andarono per suonare e furono suonati.

19) Dimenticherò qualcosa ma, per ultimo, mi basta citare la famose frase “Se perdo il referendum, lascio la politica”. Da allora ha perso non solo quello, le comunali, le regionali, le politiche, le assemblee condominiali, i consigli di istituto e la scelta della monetina per campoe/o palla a calcetto, ma è ancora qui a dire fregnacce per una sequenza di Fibonacci all’incontrario di poveri allocchi che gli vanno appresso e per i suoi cortigiani pennivendoli.

Avanti, adagio, fanculo.

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