Archivi categoria: Di tutto un pò

Notizie, ricorrenze, fatti…

ZIBI’ BONIEK,BELLO DI NOTTE. E DI GIORNO

ZIBI’ BONIEK, IL BELLO DI NOTTE. E DI GIORNO

«E poi vederti ridere e poi vederti correre ancora/ Dimentica, c’è chi dimentica distrattamente un fiore una domenica». (Nei giardini che nessuno sa – Renato Zero)

E’ troppo osare voli pindarici affermando che Zbigniew Boniek, il ragazzo dai capelli e baffi rossi che scorazzava nel rettangolo verdenegli anni’80, è colui che, forse, ha offuscato la leggenda di Kazimierz Deyna, asso polacco degli anni ’70? Continua la lettura di ZIBI’ BONIEK,BELLO DI NOTTE. E DI GIORNO

8 DICEMBRE 1985: LA JUVENTUS SUL TETTO DEL MOND

«Aquella final fabulosa en la que sólo ganó el fútbol » (Quella finale favolosa in cui ha vinto solo il calcio)

 L’8 dicembre è una data differente da tutte le altre.

Non è solo il giorno, apripista al Natale, dove si festeggia l’Immacolata Concezione.

E’ una data che ha spesso scritto pagine importanti della nsotra storia, nel bene e nel male. Continua la lettura di 8 DICEMBRE 1985: LA JUVENTUS SUL TETTO DEL MOND

ALTOBELLI, LO “SPILLO” CHE GONFIAVA LE RETI.

ALTOBELLI, LO “SPILLO” CHE GONFIAVA LE RETI

«Molti dì passarono e grande diventò/ Finché come riserva in serie B giocò/ Ma non contentandosi con zelo e serietà/ Si preparava per giocare in A/ Correva come un matto e saltellava come un gatto, e tutti gli gridavano così/ Oh, oh, oh che centrattacco/ Oh, oh, oh tu sei un cerbiatto/ Sei meglio di Levratto ogni tiro và nel sacco oh, oh, oh, che centrattacco/ E con grande giubilo della comunità/ Fu presto trasferito nella Serie A/ Ma il suo sogno splendido ancor più in alto andò/ La maglia azzurra in cuore sospirò» Continua la lettura di ALTOBELLI, LO “SPILLO” CHE GONFIAVA LE RETI.

NOBBY STILES, OVVERO PER FAVORE NON MORDERMI LE CAVIGLIE

PALLA O UOMO, O ENTRAMBE.

«Benvenuto nella mia casa! Entrate libero e franco. Andatevene poi sano e salvo, e lasciate alcunché della felicità che arrecate!»
(Dracula-Bram Stoker)

Provate ad immaginarvi in una semifinale del mondiale del 1966, quelli in terra d’Albione, dei Beatles e delle voci di oggi che danno già allora Carlo capace di ingravidare Camilla, del goal fantasma di Hurst che decide una finale. Continua la lettura di NOBBY STILES, OVVERO PER FAVORE NON MORDERMI LE CAVIGLIE

EMILIANO MONDONICO, L’ULTIMO MOSCHETTIERE

DAL ROMANZO AL PRATO VERDE
«Sui trentanove o quarant’anni, con l’occhio vivace e i capelli appena brizzolati, baffi e pizzetto; spavaldo, impetuoso e un po’ incosciente, un Don Chisciotte idealista più giovane e meno folle. Un guascone insomma»
(la descrizione di D’Artagnan fatta da Alexandre Dumas in “Vent’anni dopo”).
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IL MORBO DEL CALCIO

LA TEORIA DEL TUTTO
«Ho guardato dentro una bugia/ E ho capito che è una malattia/ Che alla fine non si può guarire, mai»
(Senza parole – Vasco Rossi)

Uno studio, quello dell’Istituto farmacologo Mario Negri di Milano.
Un numero, 23.875: i calciatori di serie A, B e C presi in esame dal 1960 ad oggi.
Una percentuale, l’incidenza media della malattia è di 1,7 casi ogni centomila abitanti, tra i calciatori italiani arriverebbe fino a 3,2, focalizzandosi solo sulla sera A, il rapporto è addirittura di 1 a 6, con casi a 43 anni piuttosto che 65 anni.
Una bastarda, la SLA(sclerosi laterale amiotrofica), una malattia chiamata anche morbo di Lou Gehrig, dal nome del giocatore statunitense di baseball, prima vittima accertata di questa patologia.
Baseball e calcio che hanno in comune molto più di quanto si pensi. Continua la lettura di IL MORBO DEL CALCIO

NOI CHE ASCOLTAVAMO LE VOCI

IL PRIMO RITO DOMENICALE

«Io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto/ Ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via / E ho respirato un mare sconosciuto nelle ore »
(Strada facendo – Claudio Baglioni)

Una radiolina, delle batterie sempre pronte a dare il cambio a quelle esauste e un paio di ore dove il tuo regno era invalicabile. Continua la lettura di NOI CHE ASCOLTAVAMO LE VOCI