rega

NON UN ALTRO CERNIS

Non ne ho scritto prima perché preferisco sempre non esprimermi a botta calda e aspettare che i fatti siano più chiari.
Pare che a uccidere selvaggiamente il povero Cerciello Rega sia ora accertato che siano stati uno o due americani.

Cercavano droga, hanno derubato un pusher, questo forse, e dico forse, nordafricano.
Al quale poi hanno chiesto dei soldi per restituirgli la borsa.
Ma lui è andato all’appuntamento accompagnato dai carabinieri in borghese.

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Purtroppo la parola più usata ieri non è stata, per molti, “carabiniere” ma “nordafricano”.
Che ha dato vita al solito squallido teatrino elettorale e di opinioni da tifo da destra e sinistra.

Tant’è che persino Saviano ci ha propinato il suo trafiletto invitando gli italiani a non fare di tutta l’erba un fascio sugli immigrati, usando la morte di un giovane, marito e figlio prima e carabiniere dopo, per attaccare colui che lui definisce il “ministro della malavita”.

E invece ora pare che i bastardi assassini, o al singolare, siano due giovani (19 anni) americani.
Ora, al di là del dolore, la questione diventa politica e un banco di prova per questo governo e i prossimi.

Ora voglio vedere da Salvini e i suoi alleati locustiani la stessa determinazione nel perseguire l’americano come avrebbero fatto per il nordafricano.
Voglio che la giustizia svolga rapidamente e duramente il suo corso senza interferenze a stelle e strisce.
Voglio che questi due bastardi marciscano nelle galere italiane, un ergastolo per ogni coltellata, 8, inferta al nostro carabiniere.
Voglio che non si parli di due ragazzini da rieducare ma di due bastardi da punire finché le ossa non sbiancano in una cella.
Voglio che non ci sia più un altro Cernis o un caso Amanda Knox, con un carabiniere che finisce per essersi lanciato lui 8 volte sul coltello e altre ingerenze del nostro invadente alleato.
Voglio che si abbia le palle di dire all’America di non rompere il cazzo, che il morto è nostro e i cocci sono suoi, ma nelle carceri nostre.

E se il governo gialloverde non ride, la sinistra pianga sul suo moralismo.
Sono quelli che rifiutavano l’idea di fornire teaser alle forze dell’ordine.
Il sangue di quel ragazzo, le otto coltellate, sono schiaffi in faccia anche alla loro miserabile ipocrisia.
Che in questo paese non ha colore politico.
Avanti, adagio, fanculo.

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