fanculo3

Finchè la barca va, lasciala affondare.

FINCHE’ LA BARCA VA, LASCIALA AFFONDARE.
Parliamoci chiaro, questo governo ibrido ricorda la strana alleanza Dan Aykroyd-Eddie Murphy nel film iper natalizio «Una poltrona per due»

Non avrà le gambe lunghe affusolate dell’allora splendida e algida Jamie Lee Curtis, ma per fascino personale il premier Giuseppe Conte può benissimo entrare nei panni (che allora si riducevano a un vestitino rosso comprensivo di minigonna mozzafiato) della figlia del celebre Tony Curtis e di Janet Leigh.
Altro che Alessia Rotta, insomma!
E’ altrettanto vero, però, che parlare di reddito di cittadinanza, di pensioni e di povertà, lanciando strali contro questo ibrido governativo, da un motoscafo in giro per Venezia è una genialata!
Insomma come parlare di castità con la nipote di Mubarak (gentilmente prestata) seduta sulle tue cosce!
E solo il cazzaro di Rignano poteva riuscirci.
Dopo essersi cimentato, con esisti infausti e grotteschi, nel clonare Piero e Alberto Angela, con il risultato che persino Heidi e le sue caprette gli hanno fatto “ciao” in termini di ascolto, eccolo in un fantasioso misto fra Gianluca Vacchi e Flavio Briatore.
Senza possedere però lo physique du rôle del primo e la ex moglie prorompente del secondo.
Però, in quanto a cialtroneria, se la combatte bene.
A dargli una mano, nell’affondare il desolato relitto del PD, al quale basta un patetico 18% per affogare più di quanto non faccia il Mose con la stessa Venezia, sovvengono il Norman Bates del partito, all’anagrafe Sandro Gozi, e la Mata (PD) Hari(daje) dei democratici, al secolo Maria Elena Boschi.
Infatti cos’è, se non una altra genialata, proporre un referendum contro il reddito di cittadinanza, per chi esce con le ossa rotte, da due anni a questa parte, persino dalle elezioni condominiali?
Mica un referendum sulla legittima difesa da Far West, oppure sui salvataggi in corso delle banche, o sugli sbarchi dei migranti!
Macché, meglio farlo sul reddito di cittadinanza che dopo tutto non è altro un REI, misura adottata da loro stessi, un po’ più′ corposo ma altrettanto campato in aria.
Insomma, roba da “flagellanti” masochisti della processione dell’Assunta ( e qui, come rappresentazione iconografica, andrebbe bene il tesserino ministeriale della Marianna Madia) a Guardia Sanframondi dal 16 al 22 agosto.
Ve li immaginate il frate trappista Delrio, il dottor Spock Martina, tortellino Ricchetti, la Morani e i suoi immortali tweet, Morticia Ascani, il lanciatore di manovre Fiano, Du’ Spaghi Giachetti, Elmer Fudd (sì, il cacciatore di Bugs Bunny!) Rosato, flagellarsi per le stanze del Nazareno all’ennesima debacle annunciata?
In confronto i pernacchi presi per fischi telecomandati dalla Pinotti e dallo stesso Martina a Genova sembreranno gli olè per il torero alla corrida.
Insomma il PD è una barca che va velocemente (come il motoscafo del cazzaro di Rignano) di bolina incontro al suo destino, guidato da un nocchiero al quale confronto il capitano Findus è l’Ammiraglio Nelson e i bastoncini se li mangia tutti Giuliano Cazzola, al quale minacciano di tagliare il vitalizio.
Il tutto nella remota speranza che, se il PD non riesce a doppiare il temuto Capo Horn, quanto meno riesca a non dimezzare quel 18%.
Impresa titanica, insomma: alla Schettino, per capirci.
A fargli da contraltare però ci pensa babbo nostro, al secolo (perchè tra poco lo compie: auguri Big Jim, non fosse altro che per la somiglianza per il cuoio capelluto rifatto e per la pompetta che da di turgido nella mutanda) il filantropo minorile di Arcore, altresì conosciuto come Silvio Berlusconi.
Annuncia la sua discesa in campo per le europee, forte della sua “profonda (sic!!) conoscenza delle cose (con la “c” intermedia moscia) e dei misteri celati fra esse.
Inoltre lo fa in nome della libertà, della giustizia e dell’onestà.
Sorge solo un dubbio: parla di lui o cita il curriculum vitae del suo ex stalliere?
A proposito di Europa: in un momento di sobrietà Juncker ammette «Data troppa importanza all’influenza del Fondo monetario internazionale. C’è stata una mancanza di solidarietà nei confronti della Grecia».
Le vittime della mortalità infantile salita al 4,15% (+ 43% rispetto al 2008) e dei suicidi aumentati del 40% sentitamente ringraziano e brindano alzando i calici.
Prosit (colme direbbe un mio caro amico).
Intanto a Napoli, mentre Luigi De Magistris corre con i natanti in soccorso dei profughi migranti, a sua insaputa mettono bombe carta sotto una rinominata pizzeria.
Per il sindaco non esiste problema di camorra sotto il suo regno: si tratta di solo di una pizza Vesuvio da asporto un po’ troppo “esplosiva” di peperoncino.
E basta parlare di Napoli come di piazze di spaccio, prostituzione, camorra, immondizia e insetti in ospedale!
Grazie a lui, la città partenopea è tornata a essere una città di tarantelle, canzoni, sole e mandolino
a Napoli, insomma, si muore a tarallucci e vino! (cit. la Smorfia, cioè Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro)
Poco distante da lui, ad Afragola, il ministro degli Interni Salvini si gode il bagno di folla e il baciamano: dal padrino Corleone al leghista Brancacoglione, quando anche la saliva perde di dignità.
Il premier Giuseppe Conte minaccia Salvini di andarsi a prendere i migranti abbandonati in mare con l’aereo.
Di Maio gli rammenta che l’Air One Cazzaro se lo sono tolti dalle balle, ma è disposto a dargli due consigli su come viaggiare low cost con tanto di selfie.
A proposito di selfie e video autoda(Bona)fè(de): il ministro della giustizia Bonafede ammette che «rivendica la paternità del video su Cesare Battisti, che ha girato, montato e pubblicato ma non gli è piaciuto il montaggio e la musica».
Insomma delle tre, una: 1) capisce ciò che fa ma non ciò che dice; 2) capisce ciò che dice ma non ciò che fa; 3) non capisce una mazza di ciò che dice e ciò che fa.
Io sulla terza punterei un centone, se fosse quotata, alla faccia della legge sulla ludopatia e sul gioco d’azzardo.
Sorvoliamo su Gigino Di Maio nostro che vede i segnali di un possibile boom economico (ma era appena dopo Capodanno e aveva ancora nelle orecchie il suono assordante dei botti sparati) e posiamo pure una pietra sul ministro delle infrastrutture Toninelli che (al contrario il suo omonimo di capelli, Caparezza) fuori dal tunnel ancora non è uscito solo perché ancora non costruito.
Di Bersani, Grasso e Boldrini nemmeno a parlarne: le ultime notizie li davano nelle sterminate piane desertiche dell’Arizona, lontani dai corridoi del Nazareno, a spostare e smacchiare una mucca a chiazze viole come quella della Milka.
Terminiamo con una nota di colore: a Erba, una donna straniera “regolarmente” sprovvista del biglietto ha aggredito brutalmente il capotreno che le aveva appena chiesto contezza del biglietto.
E che cazzo, non bastano le angherie subite degli scafisti!
Avanti, adagio, fanculo.

 

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