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Rosatellum per Ius Soli

L’ennesima porcata targata PD-FI si è giocata, ancora una volta, sulla pelle dei più deboli.

Non solo su quella degli italiani, ma anche sui quelli che potrebbero essere stati i futuri, probabili e, perché no, anche giustamente, italiani.

L’accordo PD- FI su questa schifezza di legge elettorale non consentirà di avere un chiaro vincitore delle prossime elezioni  (requisito che doveva essere principale) ma una sicura coalizione fra queste due forze, con capo padre-Berlusconi e figlio-Renzi.

Chi ne farà le spese sarà proprio lo Ius Soli.

Infatti come potrà, un governo siffatto formato, portare aventi quella che è stata definita una “battaglia di civiltà”?

Non tanto FI, che comunque già si era espressa negativamente su siffatta legge, ma urge capire quale sarà la posizione della Lega di Salvini , il vero ago della bilancia.

Certo, il giorno dopo il voto, acquisiti quelli dei “padani”, Berlusconi potrebbe mandare a carte quarantotto il suo amico-nemico leghista ed accordarsi da solo con il cazzaro toscano.

Ma quanto gli converrebbe?

D’altra parte Salvini potrebbe rimanere calmo in un governo che dovrebbe di fatto portare questa battaglia, lo Ius Soli, come primo tassello come promesso?

E se così fosse,Salvini come si comporterebbe? Si rimangerebbe l’ennesima promessa fatta ai suoi votanti?

L’unica soluzione sarebbe che proprio il PD ci rinunciasse a priori ma, in tal caso, la furfanteria sarebbe troppo anche per stomachi già da tempo abituati a ben altra schifezza.

Oppure…

C’è un oppure? Sì.

Votata la legge elettorale, passata al Senato, con l’ennesimo imbroglio ai danni degli italiani, il PD porta in aula lo Ius Soli.

Ponendoci anche la fiducia, col rischio di far cadere il governo.

Tanto, la legge schifezza l’hanno fatta e si può andare a votare.

E, soprattutto,  sono ancora vergini, il cazzaro toscano e il nano di Arcore, con il maialino leghista, di accordi post elettorali.

Ognuno in aula farà la sua parte, chi il buonista, chi il garantista, chi il razzista.

Come andrà a finire non è dato saperlo ma di certo, nel gioco delle tre parti si adotterà il proverbio napoletano “A ‘nu parmo da ‘o culo mio fotta chi vo” (letteralmente : fate quel che volete purché lo facciate ad una distanza di sicurezza, non chiamandomi in causa o mettendo a rischio la mia integrità).

Con buona pace dello Ius Soli e del culo dei nuovi nascituri in Italia.

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