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Vaccini contro l’ipocrisia.

Se…
La veemenza usata (negare l’istruzione, violare la patria potestà, multe salate) per giustificare la violenza del provvedimento sui vaccini è giustificata dal “voler assicurare l’ incolumità dei nostri bambini.

Giusto!
Se…

Se, per esempio, un quarto di questo decisionismo fosse stato impiegato anche per salvare altri nostri bambini.

Quelli della “terra dei fuochi”, ad esempio.

O quelli che si ammalano e muoiono ai margini del mostro di Taranto, l’Ilva.

Mentre la Lorenzin vara un piano di vaccinazione da 0 a 16 anni, da quelle parti, nella stessa fascia di età c’è un ” eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori ed eccessi di tumori del Sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni”.

Lo so, ministra Lorenzin, che le discariche abusive, i rifiuti polverizzati, le polveri sottili non sono forse la causa principale (“nessuna certezza su correlazione fra inquinamento e tumori” 2014) ma è lo stile di alimentazione (“il cancro in Campania è conseguenza di abitudini sbagliate. Troppo fumo, troppo alcol e troppi grassi” sempre 2014, anno horribilis per le cazzate della diplomata messa a fare il ministro)

Per loro, per quei bambini, non ci sono vaccini.

Non c’è interesse economico e politico.

Non ci sono marce antirazziste da fare.

Non c’è un problema di accoglienza finché non ne saranno pieni i cimiteri.

Non c’è problema di patria potestà perché in tal caso esiste solo la potestà ma manca la patria, e questo Stato non è che non li vuole, semplicemente li ignora!

La patria potestà consente di vendersi casa, accendere un mutuo, chiedere una colletta ai vicini di casa e ai parenti.

Insomma le storie comuni di chi è costretto ad emigrare per curare il proprio piccolo o semplicemente per fuggire da quel veleno giornaliero.

Ma questi non sono migranti, no.

Chiudo con dei numeri.

Nel mondo, in paesi che economicamente sfruttiamo o che non ci interessano una beata mazza, ogni giorno muoiono quindici bambini per il tanto temuto morbillo.

Una dose di vaccino per il morbillo costa 20 centesimi e si possono salvarne cinque di quei quindici.

La stessa veemenza, quanto meno di intervento, potrebbe essere usata anche per quei quindici.

O forse basterebbe solo un po’ meno di ipocrisia e un po’ più di pietà.

E meno interessi economici.

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