Anche questo Giorno della Memoria sta finendo.
Della sua utilità ci vorrebbe troppo a discuterne.
Faccio semplicemente notare che assume sempre piu’ il significato di “pezza a colori”.
Infatti lo usiamo a mò di lavatrice, risciacquando la nostra coscienza attraverso la commemorazione di quanto accaduto quasi un secolo fa.
Deliberatamente ignorando, però, per il resto dell’anno, quanti altri genocidi accadono, o sono accaduti, giorno per giorno, nel resto del mondo.
Come se”quel” genocidio sia stato l’unico, con quelle “uniche” vittime e in quell’“unico” momento storico.
Di una cosa sono certo, però: se questa giornata dovrebbe insegnarci qualcosa, ha miseramente, per colpa nostra, fallito.
Perchè oggi chiudiamo occhi e orecchie, e ci turiamo il naso, allo stesso modo di allora.