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Aberrazioni da social

Premessa: discorsetto lungo e da leggere fino in fondo per cercare di capirlo.

E già so che non verrà afferrato, pazienza.

Soggetto: gli insulti a Laura Boldrini e il suo post sul social.15181327_1062878570489007_3031947273293233093_n

Antefatto: a priori condanno chiunque si comporti in tal modo, sia nei confronti di unna donna, sia nei confronti di chiunque altro.

Fatto: il  mondo non è diviso fra uomini e donne, ma fra cretini e idioti, di entrambi i sessi.

E non è un problema di femminismo o di maschilismo, ma di stupidità di chi lo riconduce solo all’uno o all’altro campo.

Detto questo, esprimo la mia solidarietà, non solo oggi, ma tutto l’anno, alle donne  per una problema che l’Italia ha incominciato a risolvere solo nel 1981, quando fu abolito il delitto d’onore.

Mi sembra, detto ironicamente, nel caso di Laura Boldrini, che non sia piu’ un problema di “presidenzialismo” ma di “presenzialismo”

Detto questo, e dando per appurato che a nessuno fa piacere ricevere tali commenti (ma noi comuni mortali ne riceviamo?) e che solo per le offese rivolte quei tizi andrebbero presi a calci nel sedere mi chiedo: ricordarsene, ad arte e parte, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per dimenticarsene il resto dell’anno, a quanti insulti ancora la esporrà?

Perchè, è inutile negarlo, hai voglia di ricordarti di essere donna (od uomo, il discorso è consimile) ad ogni abbisogna, quando poi ti dimentichi o taci sulla morte (e non è violenza quella?) di donne come Valentina Milluzzo.

O non è violenza sulle donne la contrattualizzazione senza diritti sul lavoro che subiscono ogni giorno, in quanto proprio donne,senza che se ne sia mai sentita in bisogno di parlarne, anche dall’alto del suo ruolo?

Oppure , per cambiare argomento, ti ergi a paladina delle eguaglianze di razza quando gridi il tuo sdegno ai funerali del ragazzo nigeriano assassinato: “Il razzismo inquina l’Italia”, per dimenticarti di partecipare  a quelli della bambina investita dall’albanese  o del padre di famiglia ucciso a bottigliate da 4 immigrati.

Questo non giustifica assolutamente nulla di ciò che è stato scritto alla nostra Presidentessa, ma offre solo uno spunto di riflessione, al netto della valenza del genere di sesso in questione.

Detto questo, e torno a ripeterlo, condannando questi imbecilli, mi viene da pensare che tu diventi quello che fai, e se rompi i cocci sono tuoi.

E non si tratta di violenza contro le donne (quante di voi vengono riempite con simili epiteti, giornalmente, sul social o nella vita quotidiana?) ne di  facironosi indotti dalle parole di Salvini o Grillo.

Ma solo di imbecilli che  rispondono ad una ipocrita.

Che questa, oggi (ma non nel corso dell’anno, comunque, se proprio voleva fare un lodevole servizio per il suo pari sesso e dare una dimostrazione che denunciare aberrazioni simili si può e si deve),se la poteva risparmiare.

Perché il passaggio da vittima  di imbecilli a vittimismo da ipocrita è breve.

Dannatamente.

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