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16 agosto 1972: i Bronzi di Riace

Sono passati esattamente 44 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace: era infatti il 16 agosto 1972 quando Stefano Mariottini, un giovane sub dilettante romano, si immergeva come mille altre volte a 300 metri dalle coste di Riace, nel mar Jonio in provincia di Reggio Calabria.

«Cercavo scogli isolati dove il pesce non fosse disturbato. Ne ho trovato un gruppo quasi circolare con al centro della sabbia. L’acqua era limpida, quasi trasparente. Ho visto una spalla. Ho capito subito che era una spalla e non un sasso qualsiasi perché l’anatomia dei bronzi è così precisa… Per un attimo ho pensato che fosse un cadavere. Era verde scuro. L’ho toccato. Ho iniziato a fare su e giù in apnea, spolverando la sabbia che lo copriva. Ho visto che era una statua intera sepolta nel fondale marino con il lato destro leggermente girato verso il fondo. Ho visto i capelli, la tenia (benda ferma-capelli, ndr), il viso coperto da concrezioni, sassolini e sabbia»

A pochi metri  Mariottini trova l’altro Bronzo. «Mentre mi immergevo ho visto un ginocchio e un alluce a circa un metro di distanza. Ho fatto un’altra capriola e l’ho scoperto, era supino, coperto da qualche centimetro di sabbia. In un attimo l’ho visto, dalla testa ai piedi, in tutto il suo splendore. La muscolatura, il particolare delle ciglia e le palpebre fatte con i filetti di bronzo…». {Fonte: Felice Manti, “L’uomo che scoprì i Bronzi”, il Giornale del 1^ agosto 2016}

Il giovane sub tornò in superficie, avvisò le autorità competenti e i sommozzatori dei Carabinieri recuperarono le due statue utilizzando un pallone gonfiato con l’aria delle bombole. Il 21 agosto fu recuperata la statua B, mentre il giorno successivo toccò alla statua A (che ricadde al fondo una volta prima d’essere portata al sicuro sulla spiaggia).

 

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È stata poi pubblicata la denuncia ufficiale depositata il 17 agosto 1972 con Protocollo n. 2232, presso la Soprintendenza alle antichità della Calabria a Reggio, in cui Stefano Mariottini “… dichiara di aver trovato il giorno 16 c.m. durante una immersione subacquea a scopo di pesca, in località Riace, Km 130 circa sulla SS Nazionale ionica, alla distanza di circa 300 metri dal litorale ed alla profondità di 10 metri circa, un gruppo di statue, presumibilmente di bronzo. Le due emergenti rappresentano delle figure maschili nude, l’una adagiata sul dorso, con viso ricoperto di barba fluente, a riccioli, a braccia aperte e con gamba sopravanzante rispetto all’altra. L’altra risulta coricata su di un fianco con una gamba ripiegata e presenta sul braccio sinistro uno scudo. Le statue sono di colore bruno scuro salvo alcune parti più chiare, si conservano perfettamente, modellato pulito, privo di incrostazioni evidenti. Le dimensioni sono all’incirca di 180 cm.“

Bronzi di Riace ritrovamento (6)

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