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Umanità, guerra e Terzani

« Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità. Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi. »
─ Tiziano Terzani, Lettere contro la guerra, Longanesi 2002

In queste parole si nasconde la vera essenza di quanto accade oggi, nella brutalità di una terza guerra mondiale mai dichiarata ma in atto oramai dal 1945 in poi. E’ una guerra diversa da tutte le altre, ma proprio per questo ancora più mondiale. Non è stanziale ma apre teatri di battaglia e focolai in tutto il mondo. Forse sarebbe più giusto chiamarla Guerra Planetaria.

Abbiamo incominciato con le classiche guerre di “conquista”(Palestina, Vietnam, Corea, Afghanistan) per poi arrivare alle guerre di “giustizia” (Kuwait, Iraq, di nuovo Afghanistan) ,passando nel mezzo ai  focolai terroristici, quelli che proprio non riusciamo a spegnere.

Bruxelles, l’attentato allo stadio in Iraq, quello in un parco giochi a Lahore, in Pakistan sono solo gli ultimi atti di una follia incredibile che sembra non poter aver fine. Le Vie Crucis di migranti che affogano in mare, guadano fiumi, camminano scalzi su pietrosi sentieri, vengono ammassati su carri merci, nelle stazioni o respinti da fili spinati sono la nostra condanna e la nostra vergogna.

Ancora una volta il prezzo più alto lo pagano i più inermi come i bambini, le donne , gli anziani, i civili insomma. Atti orribili così come lo sono la  nostra risposta , cioè i soliti bombardamenti, che a loro volta provocare nuove vittime inermi, indifese.

Il nostro sdegno crea un muro contro muro, uno scontro di civiltà, di ideologie religiose che ci riporta indietro al Medioevo. Quel medioevo culturale in cui sembrano vivere quelle popolazioni che noi “allegramente” bombardiamo accrescendo l’odio verso di noi e rendendole terreni fertili per la nascita di nuovi fanatismi. Che pur nascondendosi dietro ad una qualsiasi religione, invero niente hanno di religioso.

E così nel nuovo medioevo sprofonda tutto il mondo, inghiottito da sabbie mobili fatte da ipocrisia, violenza, sopraffazione, ingordigia.

Ma non basta dire, come fanno la bravissima Fiorella Mannoia e qualche giornalista, “ è colpa nostra”. Non dobbiamo essere penitenti che si fustigano, ma persone che capiscono i propri errori e cercano di comprendere quegli degli altri. E’ questa la differenza di pensiero che invoca Terzani nella sua frase, questa la vera rivoluzione.

Noi Occidente siamo detentori di un valore che in molti altri paesi del mondo sembra essere imprigionato da catene composte da fanatismi religiosi, ignoranza, concetti primordiali. Questo valore è chiamato libertà. Certo, in Occidente, è vittima di molte contraddizioni ma quanto meno esiste e permette di scrivere un libro, cantare, recitare, vivere insieme senza dover subire punizioni o restringimenti. E’ un valore che fa parte della nostra cultura e non è perfetto ma perfettibile.

Ora, provare a trapiantarlo, pari pari, altrove è follia. Ancora di più con bombe e sfruttamenti (ciò che abbiamo fatto per secoli e continuiamo a fare). Non è follia però concedere a quei popoli la possibilità di essere padroni del loro destino e di scegliersi, pur con altre contraddizioni, il loro modello di libertà.

Dobbiamo prendere decisioni dure, sacrificare, ogni parte in causa, qualcosa di proprio, anche sangue, anche carne, anche interessi e benessere. Per questo dobbiamo ragionare, operare, lavorare da umanità. Non da Occidente, non da Oriente

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