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Il delitto d’onore? L’Italia se ne è liberata solo nel 1981!

Delitto d’onore e Occidente

Oggi, nell’inasprirsi della guerra ideologica tra occidente e oriente, tra Islam, laicità e Cristianesimo, una delle armi usate, dagli occidentali, per aggiungere argomentazioni valide alle proprie tesi,  è parlare della condizione della donna nella cultura islamica.

Giusto battersi per i diritti di tutti, ma è anche necessario cercare di capire le culture altrui. Il metodo occidentale non può essere trapiantato dovunque e comunque, senza voler tener in giusta considerazione eventuali, e forse naturali, rigetti,sopratutto quando esso stesso è soggetto a contraddizioni.

Delitto d'onore sui giornali
Delitto d’onore sui giornali

In Italia, quando si parla dell’Islam, il primo esempio per buttarla in caciara è l’atteggiamento del credo islamico nei confronti delle donne. Ma proprio l’Italia è il paese con la contraddizione piu lampante. Appena trent’anni fa nel Belpaese era accettata, come prassi naturale, la concezione del “delitto d’onore“.

Delitto d'onore nel codice Rocco
Delitto d’onore nel codice Rocco

Delitto d’onore nel Codice Rocco

Fu solo nel 1981, infatti, che  il Parlamento Italiano abrogò  la “rilevanza penale della causa d’onore”, una disposizione tremenda e  umiliante specialmente per le donne che ne erano le prime vittime. Si trattava di un “residuo legislativo” del Codice Rocco (anni Venti), in vigore dal Fascismo, e in forte contraddizione con il Nuovo Diritto di famiglia e il divorzio, vigenti da tempo nella legislazione italiana.

Ricordiamo qui il dettato originario della norma del Codice Penale, art. 587:

“Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella.
(…)
Non è punibile chi, nelle stesse circostanze, commette contro le dette persone il fatto preveduto dall’articolo 581”.

Correlato al delitto d’onore, c’era un altra norma altrettanto odiosa, quella del “matrimonio riparatore”

Esso consisteva nell’ estinzione del reato di stupro nel caso in cui il colpevole accettasse di sposare la propria vittima, come richiesto dai parenti di costei, spesso minorenne, che così era martirizzata due volte e per sempre… Tale incivile pratica presumeva di salvare “l’onore della famiglia” poiché, ancora, la violenza carnale era considerata un reato non contro la persona (abusata) ma contro la morale… Il Dispositivo dell’art. 544 Codice Penale, pure abrogato dalla l. 5-8-1981, n. 442 , nel testo originario così disponeva:

“Per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530, il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali”.

Delitto d’onore e Franca Viola

Franca Viola
Franca Viola

La presa in carica , nel 1981, di queste due norme giuridiche si ebbe grazie a una giovanissima ragazza siciliana , Franca Viola (Alcamo, 9 gennaio 1947), che fu la prima donna italiana a rifiutare la legge del “matrimonio riparatore”.

Nel 1965 Franca fu violentata ad Alcamo da un mafioso della zona e per evitargli la condanna, come previsto dal famigerato citato art. 544 del Codice Penale, avrebbe dovuto sposare il suo aguzzino ma la ragazza si ribellò respingendo quello che sarebbe stato per lei un insopportabile, avvilente destino mascherato da tutela per sé e per la sua famiglia.

Insomma, è innegabile che l’Islam oggi stia vivendo, per via di fanatismi estremi,  quello che per noi il Medioevo, allorquando superstizione e credenze religiose avevano la meglio sulla ragione.

Ma è altrettanto vero che il nostro Medioevo, almeno quello italiano, è ancora un ricordo fresco.

 

 

 

5 pensieri su “Il delitto d’onore? L’Italia se ne è liberata solo nel 1981!”

  1. Caro Antonio, verissimo che il DELITTO D’ONORE da noi è decaduto tardi..ma non puoi paragonarlo al trattamento delle donne islamiche oggi. Certo ogni popolo ha le proprie tradizioni e pensa che le nostre hanno molto di quelle musulmane. Te ne dico anch’io una che ancora in Sicilia esiste certo in paesini sperduti..Ma lo era in vigore anche qui in Umbria fino agli anni ’20. La mattina della prima notte di nozze esporre un telo (il lenzuolo) dove mostrare la prova della perdita della verginità! Sai come facevano quando questa ormai era perduta? Le madri usavano sangue di pollo, imbrattavano il lenzuolo che veniva esposto. Questa prassi è ancora in vigore nei paesi musulmani e anche li usano il solito trucchetto…paese che vai usanza stessa che trovi! Forse sono stati i mori a importare questa usanza o noi italici che l’abbiano consegnata a loro? Mistero da scoprire! Però, noi abbiamo finito da un pezzo d’impegnare le figlie appena nate a un marito. Non obblighiamo i cognati a sposare le cognate vedove (anche li c’è un motivo di sussistenza pur valido) Non impediamo alle donne di intrattenersi o solamente salutare un uomo per la strada, non lapidiamo le fedifraghe o le infiliamo in una fossa con la testa di fuori per farle prendere a sassate dalle donne del villaggio. Non le decapitiamo in piazza per solo delle insinuazioni…senza un giudizio di chicchessia. Neppure le obblighiamo a studiare e leggere la Bibbia e niente altro,le lasciamo libere di studiare quello che vogliono come e quando vogliono, leggere ciò che desiderano e questo credo dal 1700 inizio 1800. (certo poi dipendeva dalla condizione sociale perché allora l’istruzione avveniva tramite precettore o zio). Vedo una certa comprensione da parte tua della condizione femminile musulmana. Hai voluto paragonarla alla nostra. Sinceramente mi pare fuorviante. Vogliamo esportare la cultura ad un popolo che ha inventato i numeri, i colori, l’astronomia. Questo popolo si è volutamente arrestato, ha frenato la sua cultura che era enorme. Noi siamo andati avanti, forse abbiamo esagerato sotto certi aspetti, ma, sinceramente, io donna, non potrei accettare quella cultura e sono certa che le donne moderne musulmane…si potranno aprire un poco alla nostra modernità…….certi costumi e usanze sono dure a morire! A noi basta fare una legge e quella è legge..loro hanno le leggi e non le riformano..quelle sono e quelle restano e resteranno perché sono DIVINE!!!!Quindi .dimentichiamoci di integrarli, non possono, non vogliono, stanno bene come stanno che ci piaccia o no! Teniamoci la nostra democrazia e abbandoniamo l’idea che si possa esportare. Sarà più facile vedere noi integrarci alla loro!!!

    1. Tutte quelle cose che tu giustamenti denunci noi le abbiamo fatte x secoli. Ti ricordo la caccia alle streghe, era appena il 1692 quando ci fu il processo alle streghe di Salem. Ora mi risponderai che è passato. Io ti rispondo di rimando che è storia, e la storia è ciclica.Ieri a noi, oggi a loro, ad ognuno il suo oscurantismo, anche se in epoche diverse, ma in condizioni simili. Allora eravamo noi quelli che combattevano la peste, la miseria,l’ignoranza, la superstizione, mentre loro erano quelli piu’ “civilizzati”.Oggi il quadro si è capovolto (anche perchè si pagano secoli di colonizzazione selvaggia, loro ci hanno lasciato l’Alhambra noi terre devastate e ricchezze depredate) ma come vedi gli effetti sono sono riscontrabili in cause simili. Ma questo non può farci sentire migliori solo perchè ora siamo noi quelli emancipati. Quando da noi qui ancora si dibatteva sul referendum sul divorzio , in Pakistan si eleggeva la prima donna musulmana ministro (Benazir Bhutto ).Insomma, questo per dirti che ognuno ha le sue pecche e che le religioni, alle quali ideologia sai che io non credo, non sono il problema ma come le trasforma l’uomo. Così come oggi c’è il musulmano che segreta in casa la donna, la obbliga a coprirsi, troverai mille casi, nelle perdute campagne del sud, di uomini, cattolicissimi, che si definiscono “all”antica” seppur occidentali.Ti assicuro che la pratica delle lenzuola macchiate è ancora presente.Questo perchè sono consuetudini entrate, a diritto o torto, nella cultura millenaria di un popolo. Condannare le brutture dell’uomo, qualunque sia la religione, razza o altro, questo era il senso del mio post.E ancora una volta non è la gravità del fatto o la casistica a doverlo rendere piu o meno odioso ma il semplice fatto dell’accadere.

        1. L’ho già accennato, penso proprio che noi..non riusciremmo mai ad integrarci alle loro usanze. O forse…presi dalla paura e come mi ha detto una persona…”italiani uomini senza palle” allora forse a bocca torta faremmo buon viso a cattivo gioco….e qui non c’entrerebbe neppure la religione perché, alla brutta parata..scommetto che faremmo (mi ci metto anch’io anche se adesso direi NO) tutti come Pietro che rinnegò Cristo tre volte……

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