STADIO_ROMA12_mediagallery-fullscreen

Diamo a Marino quel che è di Marino

Diamo a Marino quel che è di Marino.
Ok alla riduzione delle cubature, fra l’altro già offerta dai proponenti appena qualche mese fa  insieme alla rinuncia delle torri.

“…C’è invece un fronte interno ai 5 Stelle che fa capo al vicensindaco Daniele Frongia, e che forse annovera anche la sindaca Raggi, che vorrebbe una negoziazione secondo la proposta della società As Roma che ha offerto una riduzione delle cubature proporzionale per tutte e tre le torri, ma senza stravolgere il progetto che è ora in discussione alla conferenza dei servizi in Regione. Idea che piace anche al leader Grillo. Ciò che i vertici della squadra giallorossa vogliono evitare è che, cambiando piano, si debba ricominciare dall’inizio con l’iter d’approvazione…” (da Repubblica, 6/12/2016)

Per il resto è il riassunto della delibera di pubblica utilità di Marino.

Marino e Pallotta
Marino e Pallotta

Nella quale erano anche presenti lo svincolo della Roma Fiumicino, la ristrutturazione del ponticello della portuense di parco de medici e la realizzazione di un ponte pedonale per consentire di raggiungere lo stadio dalla ciclabile del Tevere. stadiodellaroma-19-29-37

Per un investimento complessivo del privato nel pubblico di circa 400 milioni, ora dimezzati.

Confronto rendering progetti nuovo stadio AS Roma
Confronto rendering progetti nuovo stadio AS Roma

Con l’aggiunta, allora, del vincolo che tutte le opere pubbliche andavano terminate PRIMA o INSIEME allo stadio,mentre ora alcune possono essere posticipate, con alcune opere mancanti che potrebbero portare problemi nel flusso da e per lo stadio.

Sulla “querelle” sovrintendenza: lo stesso organo avevva espresso parere favorevole, qualche anno prima, alla demolizione dell’ippodromo.

DOCUMENTO-CAUDODOCUMENTO-CAUDO-2Insomma, come al solito, una faccenda tutta italiana.

Basta leggersi le carte, cosa fatta da pochi.

Anche da qui.

Poi se ai 5 stelle basta credere che sia tutto merito loro, l’Italia intera è felicissima.

Basta che per una volta si sia deciso di decidere prima della fine del mandato.

Sembrava, la questione stadio, diventare un tormentone eterno come i Cesaroni.

Un pensiero su “Diamo a Marino quel che è di Marino”

  1. Da ignorante quale sono, mi domando una cosa dopo aver letto quanto esponi, ma che già avevo letto altrove: Sapendo che erano forndi privati che venivao nvestiti su beni dello Stato Italiano, perché n è stato consentito lo svincolo, i ponti e la variante epr l’accesso allo stadio? Lavori da farsi in un secondo tempo. Ma al traffico non c’ha pensato nessuno? Già a Roma la domenica quando c’erano le partire diventava un problema il traffico…Dopo fatto lo stadio che succederà se non ci saranno vie d0accesso comode? Per le torri, tuto bene, ma non mi pareva che il pecedente progetto fosse male…Concludo dicendo che questa soluzione tanto sbandierata come vittoria, sia una sconfitta per i tifosi romanisti e per Roma, se non altro per la riduzione dei fondi che verranno investiti dai privati…Ripeto sono ignorante in materia di STADIO….

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>