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QUELLI AFFAMATI RESTANO A CASA.

GLI AFFAMATI RESTANO A CASA.
Fame, malattie e guerre sono da sempre motivi scatenanti di migrazioni di massa.
Non vi è dubbio che siano parte integrante anche di questa migrazione di massa dal continente nero.
Ma non spiegano tutto, perché, in effetti, numeri e considerazioni spicciole, non permettono un analisi così superficiale.
La dimostrazione nei numeri è che, rispetto allla popolazione subsahariana, nonostante siano comunque alti, questa migrazione non ha i connotati epocali evocati.
La dimostrazione nelle condiderazioni spicciole è che nel 90% dei casi ci troviamo di fronte a persone lontane dall’essere emaciate, provviste, spesso allo sbarco, di beni di consumo per comunicare con le loro famiglue rimaste sul posto.

denutrizione
Chi soffre la fame, e ne muore, non ha la forza, economica e finanche fisica, di fare persino piccoli spostamenti all’interno della sua stessa regione, fosse solo per cercare un pezzo di terra fertile o una pozza d’acqua potabile.
Chi si muove, verso i lidi europei, per cercare un miglioramento di vita da livello 4/5 a livello 6 almeno, è una parte di popolazione che ha altre possibilità.
Quella principale di procurarsi circa 6500 euro ( fonte ONU) che, da quelle parti, sono una piccola fortuna, fra l’altro.
Gente che spesso paga il viaggio della speranza con lavori occasionali anche di sfruttamento da parte di chi li trasporta, illegalmente, attraverso i deserti fino alle coste libiche.
Gente che ha la forza, non solo della disperazione, per poterlo fare.
Gente che ha la possibilità cognitiva, nel proprio paese, di venire a conoscenza e di inseguire il sogno realizzato di un suo congiunto, un suo amico, di trasferirso in Francia, Germania, Scandinavia, per migliorare il suo tenore di vita.centri_di_alimentazione
Tutto perfettamente lecito, da un punto di vista umano, cercare di migliorare la propria vita da livello 4/5 a 6 se gli va bene.
Come hanno fatto alcuni, viaggiando con documenti e in sicurezza (fermo restando che poi cmq finiscono, al 90%; nelle mani di criminalità e sfruttatori).
Ma il vero problema di quelli a vita livello 0 rimane in Africa, irrisolto.
È li che bisogna intervenire, perché le cifre dei morti giornalieri, sopratutto bambini, sono molto più alte di quelle in mare (cmq non giustificabili ).

ebola
È lì che dobbiamo intervenire riconsiderando le nostre priorità di vita (guardate il vostro cellulare e chiedetevi quante vite è costato mentre smanettate il vostro buonismo a gogo, in termini e modi di coltan estratto) anche in termini economici riguardo le ricchezze di quei paesi.
È li che bisogna intervenire cessando vessazioni e collusioni post coloniali.
È li che bisogna intervenire portando in una mano il grano per sfamarli oggi e nell’ altra un manuale di agraria (e con esso quindi istruzione, scuole, possibilità vdi emancipazione cognitiva di ogni forma e tipo) per coltivarlo domani.
È lì che bisogna intervenire, altrimenti siamo solo struzzi che nascondono il capo e pensano di lavarsi l’anima al grido “accogliamo tutti”, che è peggio solo dello slogan ” anche noi siamo stati migranti” ( segno dell’ignoranza che verte sul tema dell’immigrazione storica).
Avanti, adagio, fanculo.

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